19/03/2020
Fisco

13/2020: Decreto "Cura Italia"

Con il Decreto Legge del 17 marzo 2020, n. 18 (decreto “Cura Italia”)sono state adottate prime misure di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Il decreto rappresenta soltanto una prima risposta alla crisi “Coronavirus” sul piano economico, con utilizzo di tutto il limite di indebitamento netto autorizzato dal Parlamento; a questo decreto ne seguirà un altro, nel mese di aprile.

Il decreto “Cura Italia” si articola su cinque assi:

  1. finanziamento aggiuntivo per il sistema sanitario nazionale, protezione civile e gli altri soggetti pubblici impegnati sul fronte dell’emergenza;
  2. sostegno all’occupazione e ai lavoratori per la difesa del lavoro e del reddito;
  3. iniezione di liquidità nel sistema del credito;
  4. sospensione obblighi di versamento per tributi e contributi;
  5. misure di sostegno per specifici settori economici.

Si riporta, di seguito, la sintesi delle misure maggiormente significative per le imprese e i lavoratori autonomi.

1.1           Rimessione in termini per i versamenti scadenti il 16 marzo sospensione dei versamenti (articoli 60 – 62)

Tutti i versamenti fiscali scaduti il 16 marzo, sono stati prorogati al 20 marzo.

Sono sospesi i versamenti scadenti dal 08.03.2020 al 31.03.2020 per i contribuenti che hanno maturato, nel periodo d’imposta precedente, ricavi e compensi di importo non superiore a 2 milioni di euro.

Più precisamente, sono oggetto di sospensione non soltanto i versamenti dell’Iva, delle addizionali Irpef e delle ritenute alla fonte, ma anche i contributi previdenziali e assistenziali, nonché i premi dell’assicurazione obbligatoria.

I versamenti sospesi dovranno essere effettuati in un’unica soluzione entro il 31.05.2020. È inoltre riconosciuta la possibilità di versare gli importi in 5 rate mensili, sempre a decorrere dal mese di maggio 2020.

La sospensione dei versamenti e delle ritenute trova applicazione, a prescindere dall’ammontare dei ricavi e compensi, per una serie di soggetti, i quali sono maggiormente colpiti dalle misure di contrasto al Coronavirus (“soggetti maggiormente esposti”)

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